Aggettivi Numerali

Analisi grammaticale: aggettivi numerali

Analisi grammaticale: gli aggettivi numerali

Aggettivi numerali spiegati semplicemente: anche questo aggettivo appartiene alla categoria di aggettivo determinativo o pronominale perché  può essere usato come pronome.

Gli aggettivi numerali esprimono una quantità numerica e  sono di vari tipi: cardinali,  ordinali, moltiplicativi, frazionari, collettivi, distributivi.

Gli aggettivi numerali cardinali sono chiamati così perché costituiscono il cardine della numerazione, ossia l’elemento base di essa. Sono partita con sei amici.

Sono tutti invariabili, tranne uno che ha le forme un, uno, una.  Anche mille  al plurale diventa mila. (duemila, centomila). Uno scoiattolo e una zebra. Mi hai dato soltanto mille baci, ma io ne volevo duemila.

I numeri cardinali, oltre che il lettere, si possono scrivere anche in cifre, che vengono definite arabe, perché questo sistema è stato trasmesso  dagli Arabi durante il Medioevo. Prima dei numeri arabi venivano usati i numeri romani, che ora usiamo per indicare i numeri ordinali.

E’ opportuno, però, scrivendo,  esprimere i cardinali in  lettere anziché in cifre, che vanno  riservate alle date, o alle informazioni scientifiche. Sono andata con tre amiche. Mio cugino ha due cuccioli.   La mia classe è composta da quindici maschi e otto femmine, di età compresa tra i dieci e i  tredici anni. Se i numeri sono troppo lunghi per essere scritti in lettere, si ritorna a scrivere in numero. Il Po è lungo 652 Km.  

Particolarità

  • L’aggettivo numerale cardinale uno, davanti ai nomi che iniziano per vocale, si tronca davanti ai nomi maschili: un cavallo,  un cane e si elide davanti ai nomi femminili: un’amica, un’anima. 
  • I numeri composti con uno ( ventuno, quarantuno, sessantuno) possono subire troncamento sia davanti ad un nome maschile che femminile: ventun quaderni, quarantun conoscenti. La nonna ha  compiuto sessantun  anni.    Ha vissuto in Francia per ventun anni.                  
  •  Se seguono il nome, concordano solo nel genere: quaderni ventuno, conoscenti quarantuno, anni sessantuno.
  • Quando il numerale uno  segue un numero maggiore ed è unito a lui  per mezzo di una – e si ha l’accordo con il sostantivo: cento e un giorno, mille e una notte.
  •  Tre non vuole mai l’accento perché è un monosillabo. Sono invece accentati i suoi composti: tre amici, tre amiche;  trentatré amici,  cinquantatré amiche.
  • I multipli   del milione e del miliardo si scrivono staccati, senza congiunzione:  due milioni, sette miliardi. Non sono però aggettivi, ma sostantivi e formano regolarmente il plurale: due miliardi di dollari,  un milione di soldati.
  • I numeri cardinali, come tutti gli aggettivi, possono essere usati come sostantivati. Sono le due. Una donna sui trenta.   La spedizione dei Mille.  La storia dell’Ottocento.   Sono nato nel 1981.
  • Gli aggettivi numerali cardinale possono essere usati in espressioni idiomatiche e iperboliche. Andiamo a fare quattro passi. Te l’ho ripetuto mille volte. Le scriverò due righe di ringraziamento.

Gli aggettivi numerali ordinali

Gli aggettivi  numerali ordinali sono chiamati così perché indicano il numero di una successione. Sono variabili nel genere e nel numero e concordano col nome cui si riferiscono. Si presenti la terza candidata.  E’ il mio secondo giorno di assenza.

I primi dieci aggettivi ordinali derivano dai corrispondenti ordinali latini: primo – secondo – terzo – quarto – quinto – sesto – settimo – ottavo – nono- decimo.

Dal dieci in poi gli aggettivi ordinali si formano aggiungendo il suffisso -esimo al numero cardinale, che in genere perde la vocale finale. Undic-esimo. Dodic-esimo. Vent-esimo.     Centun-esimo.  Mill-esimo. 

La caduta della vocale finale non avviene nei composti con tre, perché l’ultima vocale è accentata. Trentatré.  Trentareesimo.

In letteratura, con uso limitato, si possono trovare anche   Undicesimo = decimoprimo, undecimo.      Dodicesimo = decimosecondo., duodecimo.                               Ventesimo =  vigesimo.                    Trentunesimo = trigesimoprimo, trentesimoprimo. 

L’aggettivo numerale ordinale può essere sostantivato dall’articolo. I primi sono stati i due fratelli.

Particolarità

  • Gli ordinali, oltre che in cifre romane,  possono essere scritti anche in cifre arabe accompagnate da una piccola lettere in esponente   -ª per il femminile = Ha vinto la squadra.        -º per il maschile = Occupa il posto.
  • Si utilizzano le cifre romane per identificare papi, re e regine : Elisabetta I  d’Inghilterra  era detta the Virgin.     Papa Paolo VI.   Vittorio Emanuele II fu re d’Italia
  •  E’ sbagliato scrivere la cifra romana seguita dalla lettera in esponente  (Pio IXº   Carlo Vº)
  • Le cifre romane vengono spesso usate per indicare i secoli. La rivoluzione francese avvenne nel XVIII secolo.
  • Come si indica la data in un testo? Dipende dal tipo di testo. Nelle lettere e nei documenti burocratici si scrive indifferentemente:  10 dicembre 1981,     10-12- 1981,   10- XII- 1981,   10.12.1981.   Nei testi di tipo narrativo si indicano il giorno e l’anno in cifre e il mese in lettere: Giovanni Boldini nasce a Ferrara il 31 dicembre 1842
  • Il primo giorno del mese, in un testo narrativo, va indicato per esteso, con il numero ordinale.   Il primo (di) marzo.    Il primo (di)  aprile.

Analisi grammaticale:  i numerali moltiplicativi

I numerali moltiplicativi sono chiamati così perché moltiplicano l’unità per un  certo numero di volte. Sono  doppio, triplo, quadruploHo fatto un tuffo con doppio salto mortale.   Ho fatto un lavoro quadruplo rispetto al tuo.

 Ma anche   duplice, triplice, quadruplice… sono numerali moltiplicativi.   L’Italia fece parte della Triplice Alleanza.  Ho fatto un duplice guadagno.

I numerali moltiplicativi possono essere sostantivati premettendo l’articolo.  10 è  il doppio di 5.  18 è  il triplo di 6.

I numerali frazionari

I numerali frazionari  sono formati dall’unione di un numerale cardinale, che indica la parte, e di un numerale ordinale,che indica il tutto.   Due terzi della classe non ha studiato.    Il gatto ha mangiato un quarto del pollo.

Per esprimere la divisione dell’unità in due parti si usano i termini metà e  mezzo.   Cinque è la metà (un mezzo) di  dieci.

Mezzo può essere aggettivo quando precede il nome cui si riferisce, quindi concorda con il nome in genere e il numero. Tre mezze pere. Ho bevuto  mezza bottiglia di acqua minerale.            Quando lo segue,  può restare invariato ( in tal caso  corrisponde al sostantivo un mezzo) oppure concordare con il nome sottinteso. Un chilo e mezzo.  Una pera e mezzo (o mezza). 

Nelle indicazioni delle mezze ore si può ugualmente usare il maschile o il femminile.   Ci sarai alle cinque e mezzo (o mezza)?

Quando si dice la mezza, si intende un sostantivo femminile che indica le 12,30.

I numerali distributivi

Sono locuzioni che indicano come più persone o cose sono distribuite nello spazio e nel tempo. A uno a uno.  A due a due.  Uno per uno.  Due per due. Uno per volta.  Due alla volta.  Uno ciascuno. Due ciascuno. Uno per ciascuno. Due per ciascuno. I sodati uscirono dalla caserma a uno a uno (uno per volta). Salì gli scalini a due a due.

I numerali collettivi

I numerali collettivi indicano un insieme di persone o cose e sono per lo più nomi. Sono paio – coppia – decina – dozzina – ventina …- centinaio  ( pl. centinaia) –migliaio ( pl. migliaia).  Ho comprato un paio di quaderni e una dozzina di fogli da disegno.

Sono numerali collettivi anche

  • i nomi che indicano un periodo di due  o più anni:  biennio – triennio – quadriennio – decennio – trentennio. Nell’ultimo triennio ho vissuto a Londra.
  • i nomi che indicano un periodo di uno o più mesi:  bimestre – trimestre – quadrimestre – semestre.  E’ possibile frequentare anche solo un bimestre.
  • i nomi che indicano una composizione musicale per  due o più esecutori:  duetto – trio – quartetto – quintetto. Il quartetto è la composizione da camera per eccellenza. Il duetto è una composizione per due strumenti di pari livello.
  • i nomi  usati nel gioco della tombola:  ambo – terno – quaterna – cinquina.
  • i termini della metrica:  terzina – quartina – sestina – ottava.    La terzina è la strofa usata da Dante.
  • sono numerali collettivi anche gli aggettivi ambedue e entrambi e significano – tutti e due –    Precedono  l’articolo e  il nome cui si riferiscono.  Ambedue (Entrambi) i ragazzi erano pentiti.   Va precisato che ambedue è invariabile, mentre entrambi ha il femminile in entrambe.

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